
Il 28 marzo ricorre la Giornata Mondiale dell’Endometriosi, che è stata istituita nel 2014 per porre l’attenzione su una malattia che può essere fortemente invalidante per chi ne soffre.
- Cos’è l’endometriosi?
- Chi colpisce e quali sono le cause?
- Trattamenti per l’endometriosi
- Endometriosi e radiofrequenza
- Impiego di T Care Plus Vag
- Vuoi saperne di più o ricevere offerte commerciali?
Cos’è l’endometriosi?
L’endometriosi consiste nella presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste solo la cavità uterina, all’esterno dell’utero e può interessare la donna già alla prima mestruazione (menarca) e accompagnarla fino alla menopausa.
Gli studi hanno evidenziato che l’endometrio in questa specifica condizione è caratterizzato dalla presenza di recettori ormonali e ha un’alta adesività che gli permette di aderire a strutture extrauterine, dove l’endometriosi si sviluppa.
Chi colpisce e quali sono le cause?
Si stima che in Italia il 10-15% delle donne in età riproduttiva siano affette da endometriosi; la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire. Le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni in Italia e circa 190 milioni nel mondo (OMS).
Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in altre fasce d’età. La diagnosi arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche.
Si ritiene che molti fattori diversi contribuiscano al suo sviluppo. Attualmente si ritiene che l’endometriosi insorga a causa di:
- Mestruazione retrograda: il sangue mestruale contenente cellule endometriali rifluisce attraverso le tube di Falloppio e nella cavità pelvica nel momento in cui il sangue esce dal corpo attraverso la cervice e la vagina durante le mestruazioni. L’effetto delle mestruazioni retrograde può essere il deposito di cellule simili a quelle dell’endometrio al di fuori dell’utero, dove possono impiantarsi e crescere.
- Metaplasia cellulare: si verifica quando le cellule passano da una forma all’altra. Le cellule esterne all’utero si trasformano in cellule simili all’endometrio e iniziano a crescere.
- Cellule staminali: possono dare origine alla malattia, che poi si diffonde nell’organismo attraverso i vasi sanguigni e linfatici. (OMS)
Anche altri fattori possono contribuire alla crescita o alla persistenza del tessuto endometriale ectopico. Ad esempio, è noto che l’endometriosi dipenda dagli estrogeni, che aumentano l’infiammazione, la crescita e il dolore associati alla malattia. Tuttavia, il rapporto tra estrogeni ed endometriosi è complesso, poiché l’assenza di estrogeni non sempre significa assenza di endometriosi.
Trattamenti per l’endometriosi
I trattamenti per gestire l’endometriosi possono variare in base alla gravità dei sintomi e al desiderio di gravidanza. Sebbene non ci siano trattamenti risolutivi per la malattia, una serie di farmaci può aiutare a gestire i sintomi.
Anche la fisioterapia può essere di grande aiuto, con esercizi di terapia manuale e macchinari dedicati al pavimento pelvico e alla gestione del dolore.
Endometriosi e radiofrequenza
Dal 2019 al 2021 è stato condotto uno studio su 81 pazienti affetti da diverse patologie tra le quali endometriosi, sindrome del dolore pelvico cronico, adenomiosi, neuropatia del pudendo e altre. Lo studio ha dimostrato che la radiofrequenza, aumentando la temperatura delle strutture pelviche profonde con l’utilizzo di correnti elettromagnetiche a bassa frequenza, provoca una vasodilatazione e un aumento dell’attività cellulare. Questo favorisce il processo di riparazione del tessuto connettivo, ne migliora l’elasticità e aumenta la soglia del dolore in quanto riduce l’infiammazione. Infine, lo studio ha dimostrato un aumento significativo della qualità della vita dei partecipanti di 5 punti.

Impiego di T Care Plus Vag
T Care Plus Vag dispone di manipoli e sonde che sfruttano la radiofrequenza per trattare i tessuti interni ed esterni dell’apparato riproduttivo femminile, così da alleviare i sintomi dell’endometriosi. La seduta di terapia può essere infatti considerata come un “massaggio” profondo e rilassante su tutta la zona del trattamento. Con l’utilizzo di una corrente a radiofrequenza, che genera una stimolazione termica nei tessuti trattati, si ottiene un’immediata azione analgesica e antinfiammatoria. Il trasferimento energetico capacitivo e resistivo tipico della radiofrequenza stimola inoltre l’afflusso sanguigno e la rigenerazione tissutale, così da mantenere i tessuti biologici elastici e in buona salute.
Vuoi saperne di più o ricevere offerte commerciali?
Scrivici a info@easytechitalia.com oppure chiama lo 055 8455216.